La Sardegna oltre ad avere un mare stupendo ha anche interessanti siti archeologici e tra questi ti consiglio di visitare quelli nella parte settentrionale, in particolare ad Aggius e a Tempio Pausania.

Tra i siti archeologici a Nord della Sardegna, Aggius è un ridente borgo collinare di origini medioevali che conserva a pochi chilometri del centro abitato un sito archeologico, raggiungibile dalla SP74 con le famose domus de janas.

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Il nome tradotto significa “casa delle streghe” e si tratta di antichissime tombe risalenti al neolitico dentro le quali venivano sepolti i morti.

Si presentano come delle piccole rientranze naturali cave che furono scavate dall’uomo. All’interno furono ritrovati i corredi funerari con oggetti e monili che accompagnavano il defunto e che oggi in parte sono conservati nel locale museo etnografico.

Ci sono più di 1000 domus de janas in Sardegna nei pressi dei Nuraghi. Il più famoso di questi ultimi è certamente quello di Izzana che risale al 1800 a. C. È il più grande e meglio conservato della Gallura e ha una pianta triangolare con diversi ambienti, attraversata da alcuni corridoi.

La particolarità che noterai di questo nuraghe è che ha caratteristiche sia classiche che a tholos. Ha diverse entrate dalle quali si può accedere ed è interamente costruito con pietre in granito, di cui la zona è molto ricca.

Oggi è in parte danneggiato ma è comunque visitabile nella “Valle della Luna”, cosi chiamata perché caratterizzata da gruppi di rocce granitiche sparse e che l’erosione ha modellato, formando appunto un paesaggio “lunare”.

In uno dei siti archeologici nel Nord della Sardegna troverai il Nuraghe Majori, nel comune di Tempio Pausania, ottimamente conservato e che fa parte dei 22 siti nuragici della Gallura.

Si entra da un corridoio ed è provvisto anche di un piano superiore dove si conservano i cibi. Sono stati ritrovati diversi reperti all’interno di vita comune e fu utilizzato anche nel Medioevo.

A pochi km da Aggius si trova la Tomba dei giganti di Pascaredda della quale ti stupirà la facciata semicircolare fatta di lastre.

Presenta un corridoio di più di 12 m che termina con un affascinante circolo di grandi lastre di granito e risale al XIV sec. a. C. Il dolmen di Luras invece si può datare intorno al 3500 a. C. e si trova 4 km più avanti. Anche in questo caso si tratta di un monumento funerario composto da 3 enormi lastroni di pietra.

A Olbia potrai visitare il museo con le antiche navi ritrovate a seguito degli scavi per il porto moderno e dove si trova anche il Pozzo Sacro di Sa Testa. Ad Arzachena invece è stato scoperto di recente il sito nuragico visitabile di Prisgiona.

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Photo credit: Cristiano Cani