Olbia è una città molto antica con tante cattedrali e musei, che si trovano in antichi edifici. Il Corso Umberto è la strada principale che conduce al museo archeologico, ed è per questo motivo piena di turisti durante tutto l’anno.

Il Museo archeologico di Olbia è situato sull’isolotto di Isola Peddona proprio di fronte al vecchio porto, ed è facilmente raggiungibile con l’auto seguendo la SS/125 e proseguendo per la direzione Arzachena-Costa Smeralda. La struttura del museo somiglia molto a una nave, tanto per restare in tema con una città prettamente marinara.

Il museo offre tantissime cose interessanti da vedere, e noi ne abbiamo individuate almeno 5 tra le più gettonate.

L’esposizione è principalmente legata al porto e alla città, che per secoli è stata meta di popoli vari, che possiamo suddividere in 4 epoche, ovvero fenicia, greca, punica e romana.

Al piano terra, e precisamente nella Sala 1 ci sono due interessanti relitti di navi rinvenute durante gli scavi effettuati nel porto antico; infatti, si tratta di navi che andarono a fuoco durante l’attacco da parte dei Vandali nel 450 d. C che di fatto decretò la fine di Olbia di epoca romana. Inoltre ci sono ricostruzioni in scala di navi reali romane, cui sono stati aggiunti pezzi originali come il timone e due alberi.

La Sala 2 invece espone relitti ancora in fase di allestimento, e un video su tutti i ritrovamenti nella zona del porto vecchio.

La Sala 3 ospita il relitto di un’imbarcazione molto piccola risalente all’epoca medievale, mentre la 4 è stata allestita per riproporre con una proiezione l’attacco dei Vandali alla vecchia città romana.

La Sala 5 infine ospita un plastico che riproduce il porto del periodo risalente al II secolo d. C. Tuttavia oltre a queste 5 sale, sicuramente ti consiglio di visitare il primo piano che è dedicato alla città di Olbia. Qui, inoltre puoi visitare la Sala 1 che espone manufatti e racconta il periodo fenicio (750 a. C.) e greco (630-520 a. C.), mentre la Sala 2 è stata dedicata ai cartaginesi con un’interessante stele di granito col simbolo della dea Tanit.

Infine, saltando la Sala 4 e 5 che contengono altri manufatti e illustrano i periodi storici, di particolare interesse ti consiglio di visitare invece la Sala 6 in cui si evidenziano le relazioni tra l’Olbia romana e il bacino del Mediterraneo, ed anche il funesto passaggio nelle mani dei Vandali.

In definitiva, se visiti questo Museo archeologico di Olbia, potrai ammirare la più grande esposizione di navi e relitti d’Europa.

 

 

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