Hai programmato una vacanza in Sardegna e prevedi, fra le altre mete, di visitare anche Aggius? Ora ti darò qualche consiglio su cosa vedere ad Aggius.
Aggius è un comune che fa parte della tanto amata e apprezzata dai turisti regione della Gallura, si trova a pochi chilometri da Tempio Pausania e, nonostante non disti molto dal mare, è un luogo in cui si è radicata molto forte la tradizione pastorale e contadina.
L’aspetto fondamentale nel parlare di cosa vedere ad Aggius consiste nel rimarcare appunto l’antica origine della popolazione che ha abitato questa terra, una civiltà fatta di pastori e contadini che hanno convissuto con i monti che caratterizzano e influenzano la vita di questo territorio. Vi sono vette alte fino a 900 metri, sorgenti e fiumi che arrivano fino al mare.
Una delle caratteristiche più conosciute di Aggius è senz’altro data dalla grande quantità di stazzi presente. Lo stazzo è una costruzione tipica della Gallura, originariamente nata per necessità di controllare il passaggio di persone di una determinata zona.
Gli stazzi infatti sorgono soprattutto in luoghi in cui è possibile dominare visivamente una gran parte di territorio. Le primissime costruzioni, molto primordiali, erano erette con muri di pietra viva ed erano composte di una sola stanza, ciò rispecchiava il clima di povertà e sussistenza che era proprio della popolazione pastorale.
Con il passare degli anni all’edificio vennero annessi locali adibiti a stalla, stanze aggiuntive e, esternamente, recinzioni per il pascolo o per la cura degli animali da fattoria.
Oltre agli stazzi, ad Aggius, è possibile imbattersi in una delle tante manifestazioni religiose e popolari che fanno parte della cultura e della tradizione della popolazione aggese. Infatti è molto interessante dal punto di vista antropologico calarsi in un luogo tenendo presente anche questo aspetto della vita e una festa molto particolare è la “Festa di li Agghjani” cioè la festa dei giovani e degli scapoli.
Elemento caratterizzante Aggius è la produzione dei tappeti tessuti a mano su antichi telai. Presso il museo etnografico MEOC si trova una grande sala della tessitura che è contemporaneamente luogo di raccolta di antichi tappeti e laboratorio di tessile dove le tessitrici lavorano e mantengono viva una grande tradizione, i tappeti di Aggius sono noti per i disegni e i vivaci colori ottenuti tingendo la lana grezza di pecora con erbe selvatiche e fiori.
Per finire, continuando sempre ad approfondire il tema culturale e rimanendo vicini a ciò che era fonte di sostentamento per gli aggesi fin dai secoli scorsi, si può pensare di visitare una delle tante fabbriche di prodotti in sughero. Questa pianta è stata fonte di sostentamento per molti Aggesi, oggi viene trattata a livello industriale ma è ancora possibile vedere qualche caso di coltivazione alla “vecchia maniera“.
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Photo credit: Dan Noyes