La Sardegna non è soltanto sinonimo di natura selvaggia e spiagge incontaminate: chi conosce questa splendida terra, non può fare a meno di apprezzare anche la sua cucina, amabile e ricca di storia.

L’arte culinaria sarda è un mix perfetto di innovazione, creatività e rispetto per la tradizione, tanto da soddisfare, sia i palati più esigenti e raffinati, che gli amanti della cucina semplice e genuina, di origine contadina.

Potendo contare sull’elevata qualità delle materie prime, dai formaggi agli insaccati, dai frutti di mare ai crostacei, i piatti tipici di Olbia, da sempre, deliziano e conquistano, migliaia di vip e di turisti che hanno imparato a sperimentare nuovi gusti e nuovi sapori, irripetibili altrove.

Tante sono le portate per tutti gli amanti della buona tavola, sopratutto se legati ai sapori del mare. La prima cosa da assaggiare, sopratutto se si arriva di buon mattino, sono le squisite “Seadas al miele”: deliziose frittelle da “divorare” calde a colazione e, perché no, anche come piacevole intermezzo pomeridiano.

Si tratta di un’antica preparazione, tramandata dai pastori del luogo, oggi simbolo della tradizione olbiese, tanto che ogni anno, l’Agenzia per l’attuazione dei programmi regionali, premia la migliore ricetta, reinterpretata in chiave moderna.

La versione tradizionale, semplice quanto gustosa, prevede un impasto lavorato con farina, acqua, uova, sale e strutto e un ripieno realizzato con formaggio pecorino sardo, succo di limone e buccia di arancia grattugiata. Alla fine, sulla superficie, si aggiungono sottili strisce di miele e un po’ di zucchero a velo: iniziare la giornata in maniera così dolce e prelibata, mette subito di buon umore.

Tra i piatti tipici di Olbia, al “Ristorante Il Gambero”, si può ordinare l’ottima “Fregula con cocciula”: piccole palline di pasta di semola di grano duro, rigorosamente fatte a mano, e condite con sugo alle vongole (o cocciula).

Da non perdere, le “Ortziadas”, squisiti anemoni di mare insemolati e fritti, che possono fare anche da antipasto ad un bel piatto di “spaghetti all’astice”.

Allo “Sperrittu”, altro ristorante tipico di “Terranoa” (Olbia), consiglio di provare la generosa “zuppa gallurese” fatta con brodo, carne di pecora e di manzo, passata di pomodoro, pecorino grattugiato, sale e basilico, il tutto accompagnato con la famosa “spianata”, originaria della vicina città di Ozieri: dischi di pasta sottili, molto gustosi, ideali anche per realizzare sfiziosi involtini con salumi e formaggi.

Sempre in tema di sapori rustici, un’altra chicca della Gallura: i “Chiusoni al casu ferriau”: gnocchetti con formaggio fuso e zafferano, serviti in caratteristiche ciotole di creta.

 

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