Sviluppo sostenibile è la parola d’ordine di Expo 2015 Sardegna. Quale regione migliore per rappresentarla? Una terra ricca di storia e cultura, dove tutto: dall’artigianato alla produzione alimentare, è rimasto ancora allo stato tradizionale.

Ma Expo 2015 Sardegna è soltanto un assaggio. Per conoscere al meglio tutte le sfaccettature di questa terra insolita, è necessario andare a vederla da vicino. Gustarla, toccarla, riempirsi gli occhi e le narici degli odori e delle bellezze locali: da quelle della tavola a quelle dei paesaggi.

Da Milano – Expo 2015 alla Sardegna è possibile prendere l’aereo per Olbia oppure per Alghero; sono diverse ormai le compagnie che organizzano voli low-cost dalla Malpensa e da Linate. Se invece hai la macchina al seguito, l’ideale è il traghetto da Livorno o da Genova.

Una volta atterrati a Olbia, sarebbe un peccato non visitare il centro storico, con l’unica chiesa in stile romanico presente sull’isola; a pochi chilometri, si trova la chiesa di San Paolo, una delle più antiche della città: splendido esempio di Barocco.

Oltre ai numerosi palazzi in stile Liberty, è necessario spingersi poco fuori le mura per visitare uno dei siti nuragici più noti al mondo: l’area archeologica di Arzachena. Sulla strada per il sito archeologico, s’incontrano menhir, dolmen, villaggi preistorici e pietre tombali, a testimonianza dell’antica storia della Gallura.

Questa, è anche l’area di coltivazione del Vermentino, un vino molto pregiato.
Proseguendo sulla strada per San Teodoro e il Golfo degli Aranci, impossibile non fermarsi presso una delle bellissime e rinomate spiagge, come Lu Impostu e Cala D’ambra.

Qui è possibile gustare lo ziminu, una gustosa zuppa di pesce. Continuando verso l’area di Budoni, è possibile non soltanto trovare calette isolate per fare immersione, ma anche addentrarsi nell’entroterra, per escursioni e scarpinate tra paesaggi selvaggi da mozzare il fiato.

Procedendo verso Siniscola, si arriva ad uno degli itinerari turistici della Sardegna nord-orientale più conosciuti, per la movida e il divertimento: passare lì la serata è d’obbligo.

Tra le provincie di Cagliari, Ogliastra e Nuoro, si estende il Parco nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu: la Mecca per gli amanti della natura e gli sportivi.
Istituita nel 1997, quest’area protetta è dominata da diversi massicci capaci di superare anche i 1.800 metri.

Impossibile non visitare qui le stravaganti e spettacolari formazioni calcaree che la natura ha realizzato nel corso dei secoli: come la gola di Gorroppu; molteplici sono anche i monumenti naturali di rilevanza archeologica e botanica.

Poco prima di Cagliari, si giunge a Villasimius, comune ricco di storia e tradizioni.
Qui, le montagne della zona sud-orientale della Sardegna, si aprono, per svelare un’infinita miriade di calette che terminano nell’Area naturale marina protetta Capo Carbonara, paradiso dei sub.

Superando Cagliari si arriva a Pula, terra del Carignano del Sulcis. Prima ancora della splendida spiaggia di Su Guventeddu, vale la pena fermarsi per una vista alla chiesa di San Giovanni Battista e a Villa Santa Maria, costruita sui ruderi di un santuario. Poco fuori le mura, si trova la chiesa protoromanica di Sant’Efisio, della città fenicia di Nora.

Moltissimi anche i resti antichi rinvenuti sull’isola di Sant’Antioco, dov’è possibile respirare tutta la storia di Sardegna, tra le testimonianze della civiltà nuragica, fenicia e romana.

sant-antioco

Entrando in Oristano, si può gustare un sorso del dolcissimo Malvasia: perfetto con il pecorino erborinato.

La città-capoluogo è un vero salto nella storia: molte le testimonianze che rievocano le sue antiche origini medievali nonché l’influenza dei dominatori spagnoli, ancora particolarmente evidente negli edifici religiosi: dalla Cattedrale alla barocca Chiesa della Madonna del Carmine, e da quella di San Martino a San Giovanni Battista, fuori le mura.

Più a nord, si giunge al Golfo di Alghero; impossibile non fermarsi a visitare il complesso ipogeico di Anghelu Ruju, e le domus de janas con le necropoli neolitiche di Porto Torres, città nota per le sue magnifiche spiagge, i suoi divertimenti e le sue rocce dalle forme bizzarre.

Giunti all’Area naturale marina protetta Capo Caccia-Isola Piana, luogo per eccellenza di diver e birdwatcher, ecco le meravigliose costruzioni a banchi della costa. Qui, è necessaria una visita alle numerose grotte, tra cui la Nettuno: con il suo lago salato sotterraneo e le spettacolari stalagmiti dei soffitti.

Entriamo in provincia di Sassari per visitare Badesi: il comune è sito nell’entroterra, sito principe per i formaggi, ma domina tutto il Golfo dell’Asinara, con la sua natura incontaminata.

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2) Baia di Coaquaddus => trinchetto